Restio a lasciare tracce del proprio aspetto, Andrea Palladio viene indagato attraverso una collezione di opere che ne rivelano il volto. Tra queste, anche un busto marmoreo uscito dalla bottega di Antonio Canova.
Con la mostra Palladio. Il mistero del volto, il Palladio Museum di Vicenza espone una collezione di opere che permetteranno di conoscere l’aspetto esteriore del grande architetto del Cinquecento italiano. Rimasto a lungo poco noto, anche per sua stessa scelta, il volto di Palladio trova ora una sua fisionomia definita attraverso una serie di raffigurazioni risalenti al XVIII secolo e alcune nuove acquisizioni da parte dell’istituzione veneta.
Tra le ultime, si impone all’attenzione del pubblico il busto fatto realizzato da Antonio Canova al suo allievo prediletto. La scultura è infatti eseguita da Leandro Biglioschi, artista di origine polacca cui il celebre scultore lascerà la guida dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon, attiva ancora oggi. Di base a Roma, Biglioschi lega il proprio nome anche ad una serie di teste in marmo di personalità di spicco della cultura nazionale.
Finalizzata a divenire parte della collezione di busti artisti conservati, fin dal Cinquecento, nel Pantheon, a Roma, la statua avente come soggetto Palladio ha un’altezza di 51 centimetri e si allinea al puro stile neoclassico.