La pittura di Giovanni Segantini sul grande schermo

14 Gennaio 2017


Mancano ormai pochi giorni all’arrivo nella sale cinematografiche, il 17 e 18 gennaio, di Segantini, ritorno alla natura, il docu-film diretto da Francesco Fei con la partecipazione speciale di Filippo Timi, che presterà volto e voce al pittore ottocentesco in alcune ricostruzioni storiche realizzate appositamente per questa pellicola.

A due anni dalla mostra milanese di Palazzo Reale, che ha celebrato l’incredibile bellezza della sua opera, troppo a lungo trascurata, ora sarà il grande schermo a omaggiare Giovanni Segantini, artista in perenne oscillazione tra divisionismo e simbolismo, capace di conquistare un ruolo di primo piano nel panorama creativo ottocentesco, nonostante un’esistenza fulminea, conclusasi a soli 41 anni.

Il docu-film approfondirà la storia di Segantini e la sua innata capacità di sentire la natura come fonte d’ispirazione artistica e spirituale, guidando il pubblico attraverso opere come La Ragazza che fa la calza della Kunsthaus di Zurigo, Le due madri, L’amore alla fonte della vita e L’Angelo della Vita della Galleria d’Arte Moderna di Milano, Mezzogiorno sulle Alpi e il celebre Trittico della Natura custodito a St. Moritz.

La pellicola offrirà il ritratto di un uomo complesso, ricostruendo gli scenari della sua vita, mostrandone le opere, i colori e le scelte artistiche e interrogandosi su pensieri e ricordi di chi ha conosciuto e studiato a fondo il pittore trentino, anche attraverso le sue lettere autografe. Tra gli interventi d’eccezione, quello della nipote Gioconda Segantini, di Annie-Paul Quinsac, massima esperta dell’arte segantiniana, di Franco Marrocco, direttore dell’Accademia di Brera e di Romano Turrini, storico di Arco, luogo natale dell’artista.