La realtà aumentata fa il proprio ingresso nella fruizione museale grazie a Tango Google, una tecnologia che promette di estendere notevolmente l'attuale gamma di possibilità legate all'esperienza di visita. La sperimentazione al via a Detroit.
È il Detroit Institute of Arts la prima istituzione, a livello mondiale, a scegliere di introdurre Google Tango, l’innovativa tecnologia appositamente concepita da Google per accedere alla realtà aumentata via smartphone.
L’impiego di Tango negli spazi museali consentirà ai visitatori – al momento, se possessori di una specifica gamma di dispositivi, provvisti del sistema operativo Android – di sperimentare in forma individuale le potenzialità della realtà aumentata durante la permanenza nel museo statunitense.
Il sistema, messo a punto già da qualche tempo e al proprio debutto sul fronte museale, consente con facilità d’uso di sovrapporre immagini digitali a scene e situazioni concrete. La realtà aumentata si somma a quella che già normalmente compare di fronte ai propri occhi, arricchendo l’esperienza con una serie di contenuti aggiuntivi. Ad esempio, attraverso l’applicazione di questa tecnologia, i visitatori del Detroit Institute of Arts dopo aver inquadrato una delle mummie conservate negli spazi espositivi potranno comprendere gli antichi rituali di sepoltura, scoprire cosa si cela sotto le bende ed esplorare lo scheletro.
Come intuibile, le potenzialità di Google Tango sono estremamente estese e le previsioni indicano una futura estensione di questa tecnologia anche ad altri musei in tutto il mondo.