Utilizzando dei taccuini da disegno, 132 architetti di tutto il mondo hanno fissato le proprie idee e proposte per la ricostruzione della Siria. Presenti anche i lavori dei progettisti originari del martoriato Paese del Medio Oriente.
Ci sono anche 52 taccuini inviati da altrettanti architetti siriani – un tempo di base a Damasco, Aleppo, Hama, Latakia e Tartus – tra i 132 raccolti dallo IUAV in seguito alla call for drawings lanciata nel luglio scorso dall’istituzione veneziana con l’Agenzia Onu UN–ESCWA e I-Barbon Shipping & Logistics.
Tutti gli esemplari pervenuti, provenienti da 26 Stati diversi, verranno presentati nella mostra Sketch for Syria, allestita presso la Galleria del rettorato dell’Università Iuav di Venezia (sede dei Tolentini) e al via il prossimo 17 gennaio.
Curata da Jacopo Galli con Luna Rajab – con un allestimento dello stesso Galli e di Marco Ballarin – la rassegna rende evidenza delle diverse modalità con cui i progettisti partecipanti hanno voluto lasciare un segno e una personale visione della Siria, “ripercorrendo viaggi passati o immaginari, tracciando ipotesi di futuro, riflettendo sul dramma dei profughi e dei migranti, scegliendo la provocazione artistica, usando la matita come arma di pace.”
Con Sketch for Syria prosegue, dunque, l’azione di ricerca e studio dedicata al martoriato Paese del Medio Oriente intrapresa dallo IUAV nel corso del 2016, dalla quale sono sorte diverse iniziative culturali. La call e la mostra sono state concepite in seguito alla firma dell’accordo con UN–ESCWA, organismo dell’ONU cui è stato affidato l’incarico di realizzare l’Agenda per la ricostruzione della Siria. IUAV ha quindi lanciato un appello agli architetti di tutto il mondo, incoraggiando chiunque lo desiderasse a immaginare e tracciare possibili scenari per la ricostruzione siriana impiegando uno strumento semplice, comune a migliaia di professionisti: il classico taccuino da disegno.
Tra i progetti promossi dall’Ateneo veneziano a favore della Siria si segnalano anche l’Omaggio di Venezia a Palmira, dedicato all’archeologo Khaled Al Asaad; il convegno Urbicide Syria / Postwar reconstruction, alla presenza dei massimi esperti internazionali di architettura, arte e archeologia in Siria e la stesura e la condivisione della Carta di Venezia della ricostruzione. Sketch for Syria resterà aperto fino al 24 febbraio 2017.