In occasione dei centenario della nascita del designer e architetto Ico Parisi, Triennale Design Museum dedica una prima riflessione e un omaggio al suo lavoro. Con un focus sulle varie tipologie di tavolo che portano la sua firma.
È Ritrovare Ico Parisi il titolo della nuova mostra ospitata negli spazi espositivi della Villa Reale di Monza. Curata da Roberta Lietti e Marco Romanelli, fino al 19 marzo 2017 la rassegna fa luce su l’architetto, designer, art director, fotografo, regista cinematografico, pittore e artista originario della Sicilia e lombardo d’adozione.
Parisi operò nel corso del Novecento in una dimensione pluridisciplinare; è la figura con cui il Triennale Design Museum prosegue il percorso “di una ricerca volta a rivalutare i non allineati, i sommersi, i dimenticati, da Gino Sarfatti a Piero Fornasetti, da Giotto Stoppino a Gherardo Frassa fino, appunto, a Ico Parisi, personaggio fondamentale del progetto italiano dal dopoguerra in poi”, come dichiarato dalla direttrice Silvana Annicchiarico.
Realizzata in collaborazione con l’Archivio del Design di Ico Parisi, la mostra deve intendersi come una prima riflessione e un primo omaggio al lavoro del multiforme progettista. Il percorso espositivo si focalizza su una peculiare fase della sua produzione, raccolta tra la fine della guerra al termine degli anni Cinquanta.
Con il medesimo atteggiamento di selezione, i curatori hanno scelto di concentrarsi su un’unica tipologia, il tavolo, concepito da Parisi, nelle sue svariate accezioni, come un punto focale degli spazi domestici. Nella sua carriera affrontò questo tema misurandosi con varie soluzioni costruttive, sperimentando materiali e dimostrando una “fantasia progettuale illimitata, fatta di improvvisi fuochi di artificio e parallelamente di una minuta e attenta ricerca di varianti formali”.
[Immagine in apertura: Duplice ritratto di Ico Parisi, Cernobbio 1953]1