La creatrice di Harry Potter si ispira a un dipinto del Seicento

14 Gennaio 2017

Harmen Steenwyck, Still Life. An Allegory of the Vanities of Human Life (circa 1640), courtesy of the National Gallery, London

Sul finire dell’anno J.K. Rowling – scrittrice e sceneggiatrice britannica la cui fama è legata alla serie di romanzi di Harry Potter – ha annunciato con un tweet di essere alle prese con due nuovi libri: uno sarà pubblicato sotto il proprio nome, l’altro sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith con cui ha firmato una serie di romanzi investigativi.

Proprio nel 2016, quando ben due progetti sono stati ambientati nell’universo del maghetto più famoso della storia – il nuovo film prequel, Fantastic Beasts and Where to Find Them, e il sequel in forma di spettacolo teatrale, Harry Potter and the Cursed Child – la Rowling, con questo annuncio inaspettato, dimostra di non aver esaurito la propria vena creativa, alimentando ancora di più l’aspettativa dei propri fan pubblicando – sempre via Twitter – l’immagine di un dipinto come indizio per la sua nuova opera.

È difficile trovare qualcosa che riassuma tutto quello su cui sto lavorando in questo momento, ma questo quadro vi si avvicina“, ha scritto l’autrice, cambiando la foto di copertina sul suo account proprio con il dipinto in questione: An Allegory of the Vanities of Human Life, una vanitas di Harmen Steenwyck del 1640 circa, presente nella collezione della National Gallery di Londra.