L’ormai celeberrima High Line della Grande Mela inaugurerà nel 2018 uno spazio permanente dedicato alle opere di artisti contemporanei. Traendo ispirazione dal Fourth Plinth di Londra.
La vicenda dell’High Line newyorkese è nota a livello internazionale. Ex linea ferroviaria sopraelevata per il trasporto merci, dismessa negli anni Ottanta, la preziosa infrastruttura fu salvata dalla demolizioni e trasformata, a partire dal 2006, in uno dei parchi metropolitani più affascinanti al mondo, progettato da Diller and Scofidio+Renfro e da James Corner Field Operations
L’intera operazione non sarebbe stata possibile senza l’apporto di Friends of the High Line, l’organizzazione fondata nel 1999 e oggi ancora in prima linea nella realizzazione di un nuovo progetto – High Line Plinth – che alzerà il sipario nel 2018, quando la parte terminale del parco diventerà uno spazio permanente riservato all’arte contemporanea.
Ispirato al Fourth Plinth di Londra – un piedistallo costruito nel 1841 per ospitare la statua di William IV, rimasto vuoto per insufficienza di fondi e oggi ospite di installazioni di arte pubblica, nel cuore di Trafalgar Square – per 36 mesi High Line Plinth accoglierà a rotazione le opere di due artisti fra i 12 selezionati da High Line Art, la sezione curata da Cecilia Alemani. Qualche nome? Jonathan Berger, Jeremy Deller, Sam Durant, Simone Leigh, Roman Ondak, Paola Pivi e Haim Steinbach.
[Immagine in apertura: David Shankbone, The Highline aerial view, New York, 2014, fonte Flickr]