Per la prima volta il manoscritto originale del 'Codice sul volo degli uccelli' di Leonardo da Vinci viene esposto a Roma. Fino al 17 aprile 2017 sarà ai Musei Capitolini, accompagnato da due esperienze coinvolgenti curate dall'Istituto TeCIP della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa e dall'Agenzia Spaziale Italiana.
Proveniente dalla Biblioteca Reale di Torino, il manoscritto di Leonardo da Vinci Codice sul volo degli uccelli è protagonista, per la prima volta, di un evento espositivo a Roma. Ai Musei Capitolini è aperta al pubblico, dal 21 gennaio, la mostra Leonardo e il Volo che offre la possibilità sia di avvicinarsi alla “scienza del volo”, così come elaborata dal geniale artista toscano, sia di vivere una coinvolgente esperienza multimediale e 3D.
Nelle pagine del prezioso codice – composto da 18 carte e due copertine – sono raccolte una serie di osservazioni sul volo degli uccelli, ma anche spiegazioni su come coniare medaglie o preparare i colori. Ad accompagnare questo corpus di appunti, una serie di meticolose rappresentazioni che riproducono alcuni volatili, tra cui il nibbio, oltre a schizzi architettonici o meccanici. Presenti anche 7 disegni eseguiti con la sanguigna, relativi a figure vegetali e umane.
Nel percorso espositivo proposto ai Musei Capitolini, il Codice sul volo degli uccelli viene presentato all’interno di un clima box appositamente realizzato, una speciale vetrina al cui interno sono assicurate condizioni ottimali in termini di umidità. I visitatori hanno la possibilità di prendere visione di tutte le pagine del manoscritto attraverso dispositivi multimediali touchscreen, con contenuti in alta definizioni e trascrizione in italiano e in inglese.
Curata da Giovanni Saccani e Claudio Giorgione, Leonardo e il Volo si lega anche a speciali approfondimenti, curati dall’Istituto TeCIP della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Agenzia Spaziale Italiana. La prima istituzione, in partnership con l’organizzazione della mostra, ha messo a punto contenuti multimediali che consentono ai visitatori di vivere, anche attraverso immagini tridimensionali, l’esperienza di un’immersione nei celeberrimi prototipi di Leonardo da Vinci. L’installazione progettata dall’Agenzia Spaziale Italiana consente inoltre di scoprire le fasi salienti che hanno permesso all’uomo di rendere reale il sogno di volare. Le maggiori tappe del volo umano e robotico nello spazio, tra cui le missioni di Exomars verso Marte, i lanci dei satelliti con Vega, l’esperienza straordinaria della Stazione Spaziale Internazionale, si combinano alla possibilità di essere avvolti nella dimensione spazio-temporale che accompagnava il genio toscano, in una sorta di viaggio nel tempo della durata di qualche minuto.
Come dichiarato a riguardo da Luca Bergamo, Vicesindaco di Roma Capitale, “Leonardo arrivò a studiare il volo degli uccelli in un’epoca, il Rinascimento, di grandi scoperte geografiche e scientifiche. Il Codice sul volo degli uccelli che abbiamo l’onore di ospitare ai Musei Capitolini è un po’ la summa delle sue indagini in proposito. Nelle sue fitte pagine, il Codice tratta di molto altro: tra le altre cose, di meccanica e di gravità, per poi approdare al progetto della sua più straordinaria fantasia: il volo dell’uomo attraverso una macchina volante. E ci si perde nei disegni minutamente particolareggiati di ogni meccanismo, che i visitatori potranno ammirare ingranditi e animati attraverso gli apparati didattici multimediali, frutto della collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la Biblioteca Reale di Torino. Sempre grazie all’Istituto TeCIP della Sant’Anna, i visitatori potranno compiere in tre dimensioni quel volo del “Grande Nibbio” che Leonardo non poté mai realizzare.”
[Immagine in apertura: photo by Luc Viatour, via West Virginia University Libraries]