Per la prima volta dalla sua introduzione, il Comune meneghino ha scelto di aderire allo strumento fiscale che contribuisce a promuovere il patrimonio artistico nostrano. I progetti pilota verteranno su due simboli della cultura milanese.
Sta per prendere il via Chiamata alle arti, la campagna di comunicazione che segna il debutto di Milano sulla scena dell’Art Bonus, il programma statale di incentivi fiscali pensato per sostenere l’arte e la cultura italiane. Al fine di sottolineare l’importanza di una tale decisione, il Comune lombardo ha individuato due sedi di indiscusso valore sulle quali investire: la Sala delle Asse di Leonardo al Castello Sforzesco e la Sala del Grechetto nella Biblioteca Sormani.
La Sala delle Asse, il cui nome deriva dalle assi di legno che un tempo rivestivano le pareti, fa da cornice alla spettacolare decorazione pittorica realizzata da Leonardo da Vinci e probabilmente dalla sua bottega nel 1498, per conto di Ludovico Sforza. Coperta da successivi strati di pittura, dal 2013 la decorazione è oggetto di un attento restauro, che ha svelato importanti sorprese e che, grazie alla campagna di investimenti, sarà completato nel 2019, in occasione del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci.
La Sala del Grechetto (nell’immagine in apertura), invece, si trova nella parte storica di Palazzo Sormani, oggi sede della Biblioteca Comunale Centrale di Milano, ed è interamente tappezzata da una ventina di tele. Il ciclo pittorico risale agli anni compresi tra il 1650 e il 1670, e raffigura il mito di Orfeo che incanta gli animali.
A lungo attribuiti al pittore genovese Giovanni Battista Castiglione detto il Grechetto, i dipinti sono stati recentemente ascritti a un anonimo pittore nordico, chiamato Pittore di Palazzo Lonati-Verri. La Sala sarà oggetto di un restauro generale che riguarderà anche il ciclo, danneggiato e “rimescolato” impropriamente dopo la ricollocazione novecentesca.