Uno dei musei più rinomati della Svizzera ospita un’affascinante rassegna intitolata al legame fra l’arte dello scatto e il paesaggio montano. Attraverso una ricca galleria di immagini.
Sono circa 300, le fotografie che compongono la mostra Vertical No Limit. Mountain photography, allestita presso il Musée de l’Elysée di Losanna dal 25 gennaio al 30 aprile prossimi. Curata da Daniel Girardin, l’esposizione è incentrata sul profondo rapporto che unisce l’arte dello scatto e la montagna.
Svelando scorci montani considerati irraggiungibili fino all’epoca ottocentesca, la fotografia ha avvicinato la montagna all’immaginario collettivo, ritraendone vette e atmosfere, grazie al coraggio di pionieristici esploratori e amanti dello scatto. Da allora a oggi la montagna si è guadagnata un posto di riguardo nel panorama fotografico, diventando un tema analizzato da numerosi autori.
Gli scatti in mostra – custoditi soprattutto nella collezione del museo – appartengono a diversi periodi storici. Dall’approccio scientifico a quello artistico, sono molteplici i punti di vista adottati dai fotografi per immortalare le montagne usando tagli orizzontali, verticali, frontali e vedute aeree. René Burri, Francis Frith, Balthasar Burkhard, Matthieu Gafsou Pierre Vallet e Iris Hutegger sono solo alcuni dei fotografi cui l’esposizione rende omaggio.
[Immagine in apertura: photo by Jacques Pugin, courtesy of Musée de l’Elysée, Losanna]