Sta per aprire i battenti la mostra dedicata dal Macro all’artista israeliano. Una riflessione sul “non visto”, attraverso una serie di scatti notturni che compongono un’opera installativa di grande impatto.
Dal 25 gennaio al 26 marzo, il museo Macro di Roma ospiterà The Night Illuminates The Night, la personale di Rafael Y. Herman curata da Giorgia Calò e Stefano Rabolli Pansera. Basata sulla dialettica tra luce e ombra, la rassegna mette in evidenza la poetica dell’artista originario di Be’er Sheva, strutturata attorno al tema dell’oscurità.
La grande installazione ambientale in cui dallo spazio buio emergono le opere che si rivelano come epifanie è il frutto di un lavoro iniziato nel 2010 e conclusosi sei anni più tardi. Durante questo lasso di tempo Rafael Y. Herman ha innescato un dialogo con i grandi maestri della tradizione occidentale che hanno rappresentato la Terra Santa senza averla vista, basandosi sulle fonti bibliche e letterarie.
Il risultato è una nuova interpretazione del tema, resa ancora più efficace dall’uso dello scatto notturno, non manipolato né modificato con l’ausilio di strumenti elettronici. Al pari dei suoi modelli di riferimento, Rafael Y. Herman ha scelto di mettersi nella condizione di non poter vedere il paesaggio, pur trattandosi dei suoi luoghi natali.
L’oscurità diventa quindi un tramite per accedere a un mondo nuovo, superando qualsiasi preconcetto soggettivo ed evocando un paesaggio che esiste soltanto nello spazio dell’opera. La Foresta della Galilea, i campi dei Monti della Giudea e il Mar Mediterraneo, fonte di ispirazione per l’artista, divengono territorio di indagine sul confine tra realtà e percezione.