Per la prima volta vengono presentate in Italia 95 opere di 95 artisti calligrafi giapponesi, 62 sho – calligrafie vere e proprie - e 21 ventagli, 11 opere intagliate su legno e una grande opera di sette metri raccolta a libro. Un viaggio alla scoperta dei maestri contemporanei di calligrafia giapponese, al Museo d’Arte Orientale di Torino.
Al MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino si rinnova, con un nuovo appuntamento espositivo, il programma di approfondimento su temi che testimoniano la vastità e la complessità della cultura orientale.
La mostra Shodo – L’incanto del segno. Maestri contemporanei di calligrafia giapponese, in programma dal 2 al 19 marzo 2017, rappresenta una rara occasione per avvicinarsi ai nomi più significativi della calligrafia contemporanea giapponese.
Riunendo insieme, per la prima volta in Italia, 95 opere di 95 artisti calligrafi e un eccezionale corpus di altre opere, l’esposizione permetterà di riscoprire il valore dello scrivere a mano, soprattutto nell’epoca attuale contraddistinta dall’avanzamento delle “parole digitate” e dalla larga diffusione di disgrafia o agrafia di ritorno.
Tra gli artisti che consentiranno di comprendere la grandezza della calligrafia shodō – la “via della scrittura”, considerata una forma d’arte al pari di pittura e poesia – si segnalano i maestri Usuda Tosen – insignito del Mainichi Shodo Kensho, il premio più importante in questo campo; Yanagisawa Kaishu, ideatore e disegnatore del logo del Mondiale di calcio Corea/Giappone del 2002; Nagai Oshu, maestro di calligrafia, di cerimonia del tè e di ikebana; Inoue Kyoen, importante maestra di calligrafia e tra le poche donne ad aver ottenuto riconoscimenti a livello nazionale.
La mostra è associata al workshop di calligrafia giapponese, tenuto proprio da Usuda Tosen e Yanagisawa Kaishu.