Lancia un messaggio importante Horst Wächter, quarto di sei figli di un generale delle SS, che il prossimo 5 marzo, nel corso di una manifestazione pubblica, riconsegnerà al governo polacco tre quadri sottratti dal Museo Nazionale di Cracovia per mano della sua famiglia d'origine.
L’attualità continua a tenere accesi i riflettori sulla seconda Guerra mondiale e sulla pluralità di forme attraverso le quali è stato esercitato il potere autoritario. Così, dopo l’incredibile ritrovamento di una tela del Seicento compresa nella collezione della famiglia di galleristi Stern, un’altra vicenda riporta le lancette indietro fino agli anni Quaranta del secolo scorso.
In Polonia, ancora oggi, il nome di Otto Gustav von Wäechter – avvocato austriaco che divenne membro delle SS di Hitler – resta legato alla drammatica espulsione di 68 mila ebrei da Cracovia e alla creazione del ghetto nel quale vennero relegate altre migliaia di persone. Sua moglie, Lora Wächter, negli stessi anni sottrasse alcune opere appartenenti alla collezione permanente del Museo Nazionale di Cracovia, fin qui ancora comprese nel patrimonio di famiglia.
A riscrivere la storia, tentando di sanare la scelta compiuta dalla signora Wächter, Horst, il quarto dei suoi sei figli, che dopo alcuni tentativi non andati a buon fine, restituirà il prossimo 5 marzo, durante una cerimonia pubblica, tre quadri rubati durante la guerra. Riuscirà questa azione a spingere altre famiglie ad agire in modo analogo, facendosi portatrici di una nuova storia?