Un volume in uscita a maggio per Phaidon e una mostra, in apertura ad aprile, riaccendono i riflettori sul lavoro dell'artista statunitense Lauren Greenfield, eminente osservatrice dei cambiamenti in corso nella società contemporanea.
Aprirà il prossimo 8 aprile, presso l’Annenberg Space for Photography di Los Angeles, la monografica Generation Wealth che raccoglie una vasta selezione delle opere della regista e fotografa Lauren Greenfield. Cronista scrupolosa e acuta del mondo contemporaneo, da lei indagato in particolare attraverso la lente del consumismo, della cultura giovanile e l’identità di genere, negli spazi espositivi di Los Angeles l’autrice presenterà una collezione di 195 stampe fotografiche.
Questi lavori, combinati con una serie di interviste, proiezioni multimediali e cortometraggi, documenteranno come il materialismo abbia progressivamente conquistato lo status di “valore” nella società statunitense. Da questa articolata “mappatura visiva”, frutto del lavoro degli ultimi 25 anni, emergerà anche il rilievo dei media, la cui influenza non conosce limiti geografici, e un’esplorazione del concetto di status symbol.
Considerata molto più di un’artista innovativa – come ha sottolineato Wallis Annenberg, CEO della Fondazione Annenberg, “lei è una sociologa, una cantastorie, un’ironico e appassionata umorista” – Greenfield ha vinto il premio come miglior regista al Sundance nel 2012 per il documentario The Queen of Versailles.
Le sue fotografie sono ampiamente pubblicate, oltre ad essere esposte e raccolte dai musei di tutto il mondo. Per l’estate 2017 è inoltre stata annunciata l’uscita del suo nuovo documentario, sempre intitolato alla Generation Wealth.
[Immagine in apertura: Jackie and friends with Versace handbags, Beverly Hills, California, 2007. (C) Lauren Greenfield]