La città svizzera di Winterthur ospita fino a maggio la prima retrospettiva internazionale dedicata al fotografo e film-maker italiano Francesco Jodice. In mostra 6 dei suoi progetti, realizzati negli ultimi 20 anni. In occasione dell'appuntamento, fino a marzo, è stato promosso anche un ciclo di film dedicati a questo autore.
Prima retrospettiva internazionale per il fotografo e film-maker italiano Francesco Jodice, classe 1967, protagonista con Panorama al Fotomuseum Winterthur.
Aperta fino al 7 maggio prossimo, la mostra delinea il percorso artistico dell’artista originario di Milano, dove lavora come professore di Antropologia Urbana Visiva all’Accademia Artistica NABA e come docente presso la Fondazione Forma per la Fotografia, ripercorrendo gli ultimi 20 anni della sua produzione.
Presente a documenta 11, alla Biennale di Venezia e di San Paolo, alla Tate Modern, al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e al Castello di Rivoli, in questo nuovo appuntamento espositivo Jodice raccoglie “storie, luoghi ed epoche storiche“. Organizzata in collaborazione con CAMERA-Centro italiano per la Fotografia (Torino) a cura di Francesco Zanot e Thomas Seelig, Panorama presenta libri, interviste, ritagli di articoli di giornale e carte geografiche, per documentare le modalità scelte dall’autore per tradurre in pratica la sua riflessione teorica.
In particolare, all’interno di questo “mosaico eclettico che descrive un presente in divenire e offre un’analisi geopolitica della realtà“, confluiscono 6 progetti, come What We Want, l’atlante fotografico, iniziato da Jodice nel 1996, che rappresentata l’evoluzione territoriale di 150 metropoli e luoghi periferici.
La mostra si lega inoltre a una rassegna di film su Francesco Jodice – in programma fino a marzo al Cinema Cameo di Winterthur – e al catalogo pubblicato dalla casa editrice Spector.
[Immagine in apertura: Francesco Jodice, Capri. The Diefenbach Chronicles, #003, 2013. Photograph. © Francesco Jodice]