Attuale e affascinante, la ricerca creativa di Mario Cresci è protagonista della mostra antologica che ha aperto i battenti alla GAMeC di Bergamo. Fino al 17 aprile, 'La fotografia del no' omaggerà la poetica del fotografo originario di Chiavari attraverso una serie di scatti realizzati a partire dagli anni Sessanta. A cura di Maria Cristina Rodeschini e dello stesso Cresci, l’esposizione riunisce i prime esperimenti fotografici sulle geometrie e le indagini antropologiche sulla cultura lucana, senza dimenticare i progetti dedicati alla scrittura fotografica e alle dinamiche percettive, lungo un percorso suddiviso in dodici sezioni non necessariamente cronologiche.
Opus Gypsicum, dalla serie In scena, Bergamo 1996 © Mario Cresci
Le cose disposte #01, Cariati 2014-16 © Mario Cresci
Dentro il sole #01, 2016 © Mario Cresci
Senza titolo, Tricarico 1967 – Milano 1972 © Mario Cresci
Slittamenti, dalla serie Accademia Carrara, Bergamo 1994 © Mario Cresci
I rivolti, Charles Baudelaire, Bergamo 2013 (part.) © Mario Cresci
Dalla serie Vedere attraverso, Bologna 2010 © Mario Cresci
Dalla serie Vedere attraverso, Pinacoteca Nazionale di Bologna, 2010 © Mario Cresci