Avrebbe compiuto 81 anni il prossimo 23 marzo: nella giornata di oggi, 16 febbraio, si è spento Jannis Kounellis, pittore e scultore di origine greca legato indissolubilmente al movimento dell'Arte Povera.
È morto Jannis Kounellis, pittore e scultore greco di nascita ma italianissimo per formazione e carriera artistica: nato nel 1936 fa al Pireo, era diventato romano d’adozione già da studente dell’Accademia di Belle Arti. Per quanto influenzato da giovane dall’espressionismo astratto e dall’informale di metà Novecento, la sua storia d’artista resta profondamente legata all’esperienza dell’Arte Povera, così definita dal critico Germano Celant, di cui è stato uno dei più grandi rappresentanti.
Sostenitore di un approccio materico all’arte, Kounellis fece il suo debutto sulla scena artistica italiana usando il mezzo pittorico come canale di espressione di un linguaggio improntato all’immediatezza, reso più sfaccettato, negli anni, dal ricorso a installazioni e performance di grande impatto visivo e concettuale. Dalla mostra di debutto alla Galleria La Tartaruga di Roma alle esposizioni più recenti, la poetica di Kounellis si è arricchita di uno sguardo più attento, e certamente più disincantato, nei confronti della materia, organica per lo più, vera protagonista dei suoi interventi.
Il legame con l’aspetto terragno, tangibile, dei materiali utilizzati ha reso Kounellis uno degli esponenti di punta del movimento dell’Arte Povera, etichetta che lo ha accompagnato fino al termine della sua esistenza.