A trent’anni di distanza dalla scomparsa del padre della Pop Art, la città ligure ne ricorda le gesta creative. Con una grande mostra, ospitata nelle sale di Palazzo Ducale.
C’è tempo fino al 26 febbraio per visitare Andy Warhol. Pop Society, la rassegna allestita al Palazzo Ducale di Genova e intitolata a uno degli artisti più iconici del Novecento. A cura di Luca Beatrice, la mostra ripercorre la carriera di Warhol attraverso circa 170 opere, provenienti da musei e collezioni private e pubbliche, italiane ed estere.
Tele, stampe, disegni, polaroid e sculture compongono il percorso organizzato attorno a sei nuclei tematici: le icone, i ritratti, i disegni, il rapporto di Warhol con l’Italia, le polaroid, la comunicazione e la pubblicità. Vero e proprio fenomeno mediatico e culturale, l’artista americano ha saputo imprimere un nuovo corso alla storia della creatività contemporanea.
Abile nell’intuire la direzione pop assunta dalla società del suo tempo, Warhol diede vita a un luogo trasversale e multiforme come la celebre Factory, in cui confluivano cinema, musica rock, editoria e linguaggi sperimentali.
La mostra riunisce, fra le altre opere, anche alcuni straordinari disegni preparatori che anticipano dipinti famosi come il Dollaro o Mao; le icone di Marilyn, presente sia nella serigrafia del 1967 sia nella tela Four Marilyn, della Campbell Soup e delle Brillo Boxes; i ritratti di volti noti come Man Ray, Liza Minnelli, Mick Jagger, Joseph Beuys e di alcuni importanti personaggi italiani quali Gianni Agnelli, Giorgio Armani e Sandro Chia. Non mancano le polaroid – oltre 90 pezzi – uno degli strumenti più amati e utilizzati da Andy Warhol.