La città ligure si prepara a ospitare la prima grande retrospettiva di immagini a colori del celebre fotografo originario di Parigi. Una panoramica su un lato inedito della sua affascinante produzione.
È un evento davvero straordinario, quello che si appresta ad accogliere il pubblico nell’area del Sottoporticato di Palazzo Ducale a Genova. Dall’11 febbraio al 16 luglio, Elliott Erwitt Kolor incanterà gli amanti della fotografia con una rassegna di scatti a colori realizzati dal famoso autore di origini francesi.
Conosciuto in tutto il mondo per il suo sapiente uso del bianco e nero, Erwitt si mostrerà nell’inedita veste di “fotografo del colore”, grazie a una raccolta di circa 135 scatti selezionati dall’artista stesso. Risale a tempi molto recenti la scelta di Erwitt di affrontare il proprio immenso archivio di immagini a colori, tecnica solitamente riservata dal fotografo ai lavori editoriali, pubblicitari e istituzionali.
La mostra genovese punterà i riflettori su due grandi progetti: Kolor e The Art of André S. Solidor, testimoni del tocco ironico e della maestria compositiva che caratterizzano la poetica di Erwitt. Kolor è il titolo del grande volume retrospettivo che riunisce l’intera produzione a colori del fotografo, risultato di un imponente lavoro portato avanti dall’artista sui vecchi negativi Kodak.
The Art of André S. Solidor è invece un’esilarante e sottile parodia del mondo dell’arte contemporanea, ritratto nei suoi controsensi e nelle sue assurdità. André S. Solidor è un vero e proprio alter ego del maestro; appassionato di digitale e di Photoshop, della nudità gratuita e dell’eccentricità fine a se stessa, l’insolito protagonista somiglia a Elliott Erwitt più di quanto non si creda. Ironia, metafora e puro divertimento surreale celano una seria riflessione sui meccanismi dell’arte contemporanea e del suo mercato.
[Immagine in apertura: Bratsk, Siberia, USSR 1967 © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS]