La Fondazione Marconi rende omaggio a uno degli artisti più innovativi dell’epoca contemporanea, con una collezione di opere che ne ripercorre la lunga carriera.
Il suo nome è emblema di uno stile fotografico inimitabile, che affonda le radici negli anni Settanta e in un approccio – sia all’obiettivo sia al pubblico – decisamente lontano da qualsiasi codificazione. Stiamo parlando di Franco Vaccari, cui è dedicata la mostra ospite della Fondazione Marconi di Milano fino al 14 aprile.
Franco Vaccari. Una collezione offre una panoramica sulle tappe creative di Vaccari – dalle prime sperimentazioni di Visuelle Poesie (1966) al Viaggio per un trattamento completo all’albergo diurno Cobianchi (1971) fino alle Photostrip dalla Biennale di Gwangju (Corea, 2010), passando attraverso alcune delle molte “Esposizioni in tempo reale”, celebri azioni che coinvolgono gli spettatori in maniera diretta.
Del tutto in anticipo sui tempi, Vaccari è stato un precursore dell’estetica del “real time”, tipicamente contemporanea, accordando al pubblico la piena libertà di interagire con la realizzazione del lavoro artistico e ridefinendo, in questa maniera, anche il ruolo dell’autore.