In concomitanza con l’opening della 57. Biennale di Arti Visive, le Gallerie dell’Accademia di Venezia accoglieranno la prima mostra lagunare di un celebre artista del Novecento.
Nonostante manchino ancora alcuni mesi all’inaugurazione, la mostra che troverà temporanea dimora in una delle sedi espositive più prestigiose di Venezia sta già facendo parlare di sé. Dal 10 maggio al 3 settembre, le Gallerie dell’Accademia faranno da cornice a Philip Guston and The Poets, la mostra intitolata al legame fra il noto artista scomparso nel 1980 e le sue fonti di ispirazione.
La rassegna, che aprirà i battenti durante le giornate inaugurali della 57. Biennale di Arti Visive curata da Christine Macel, sancisce il debutto dell’opera di Guston sul palcoscenico veneziano nell’ambito di una retrospettiva, preannunciandosi come uno degli eventi cardine del calendario espositivo lagunare.
A cura di Kosme de Barañano, la mostra riunirà 50 tele, organizzate attorno a una serie di nuclei tematici, e 25 disegni realizzati fra il 1930 e il 1980, mettendo a confronto le opere dell’artista canadese e le parole dei poeti che stimolarono la sua ricerca, da Yeats a D.H Lawrence, da T.S Eliot a Stevens fino a Eugenio Montale.
A finire sotto i riflettori sarà anche la fascinazione esercitata da Venezia su Guston, confermata da una lettera del 1975 inviata dall’artista all’amico Bill Berkson, poeta, critico e docente: “Sono più che mai immerso nella pittura del Quattrocento e del Cinquecento! E quando vado verso nord, a Venezia, davanti a Tiepolo, Tintoretto e alle cosiddette opere manieriste di Pontormo e Parmigianino perdo la testa e tradisco i miei primi amori”. Una passione che oggi, a distanza di oltre trent’anni dalla scomparsa di Guston, viene celebrata in uno dei luoghi cardine della tradizione pittorica veneziana.
[Immagine in apertura: Philip Guston, Pittore, 1973, oil on canvas, 72 3/4 x 80 1/2 in. Private Collection. © The Estate of Philip Guston. Courtesy Hauser & Wirth]