Un sestetto di personalità internazionali è protagonista della mostra allestita presso la sede altoatesina. Una ricognizione sulla pittura come strumento per rispondere alle complesse condizioni economiche del presente.
Dal 4 febbraio al 17 aprile prossimi, Merano Arte farà da sfondo a Exhibition Paintings. La mostra, a cura di Christiane Rekade, riunirà sei artisti provenienti da tutto il mondo e accomunati dal ricorso al linguaggio pittorico – forse il più antico e “tradizionale”, in ambito artistico – quale mezzo per riflettere sulle dinamiche lavorative ed economiche della contemporaneità.
Charles Avery, Paolo Chiasera, Martin Pohl, Dorothy Miller, Lea von Wintzingerode e Amelie von Wulffen sono i protagonisti di una rassegna che punta sulla pittura come possibilità di emancipazione dalle nuove condizioni lavorative imposte dal presente, fra crisi economica e un mercato sempre più aggressivo.
Se Charles Avery, Paolo Chiasera e Martin Pohl usano la tela come sfondo per nuove realtà, Dorothy Miller, Lea von Wintzingerode e Amelie von Wulffen ritrovano all’interno del proprio lavoro i meccanismi che si innescano all’interno del rapporto tra artista e pubblico, assegnando alla pittura un ruolo particolarmente attivo nell’epoca attuale.
[Immagine in apertura: Charles Avery, Untitled (Two ladies walking in the Octagon of the Noumenon), 2013-2014, Private Collection, London]