La tragicommedia di un rifugiato diventa un’opera lirica

8 Febbraio 2017


Ha dell’incredibile, pur essendo avvenuta realmente, la vicenda del rifugiato iraniano rimasto “bloccato” per 18 anni, dal 1988 to 2006, nell’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.
A riaccendere i riflettori su questa storia, alla quale si ispirò anche il film di Steven Spielberg The Terminal, interpretato da Tom Hanks e Catherine Zeta-Jones, sarà la compagnia statunitense Opera Parallèle, grazie alla nuova produzione che presenterà nei prossimi giorni presso l’YBCA Theater di San Francisco.

Basata sulla cinica commedia Flight, composta nel 1998 dall’autore inglese Jonathan Dove, l’opera lirica acquisisce un particolare rilievo alla luce dei recenti orientamenti della politica di immigrazione degli Stati Uniti.
I tre spettacoli in programma – dal 10 al 12 febbraio – attingono alla cronaca e all’episodio che ebbe come protagonista Mehran Karimi Nasseri originando una narrazione più ampia, dalla forte carica emotiva. L’opera infatti intende incoraggiare una riflessione sull’identità sia individuale sia collettiva, stimolando verso un’analisi dei singoli intesi come cittadini delle rispettive patrie e del mondo intero.