Dal tardo Neoclassicismo all'inizio del Novecento: alla GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano, 92 opere ricostruiscono la storia e la fortuna della scultura milanese nel secolo compreso tra il 1815 e il 1915.
Provengono dai depositi della GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, le opere al centro della mostra 100 anni. Scultura a Milano 1815-1915, aperta fino al 3 dicembre 2017. Attraverso questo patrimonio artistico “nascosto”, “importante per qualità e quantità che necessita non solo di tutela ma anche di valorizzazione, per far crescere la consapevolezza della ricchezza della storia culturale della nostra comunità“, come ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno – verrà ripercorso un arco temporale esteso 100 anni. Si tratta della stagione nel corso della quale il capoluogo lombardo si fece strada come “capitale della produzione scultorea” a livello non solo nazionale.
Realizzata dal Comune di Milano e della Galleria d’Arte Moderna di Milano, con la collaborazione di prestigiosi atenei e con il contributo di UBS, la mostra prosegue il percorso di indagine sulla scultura intrapreso dall’istituzione meneghina.
Dopo le retrospettive dedicate ad Alberto Giacometti, Medardo Rosso e Adolfo Wildt, 100 anni. Scultura a Milano 1815-1915 riunisce opere realizzate, tra gli altri, da maestri come Medardo Rosso, Francesco Barzaghi, Giuseppe Grandi, Vincenzo Vela e lo stesso Wildt.
Dopo un’ampia campagna di restauro, le opere selezionate dai depositi si presentano oggi in una veste rinnovata. Il percorso espositivo si snoda tra il piano terra del Museo, con 63 sculture – tra marmi, gessi e bronzi – esposti nelle sale dedicate alle mostre temporanee, e gli altri livelli della GAM. Accanto alle opere appartenenti alle collezioni permanenti, infatti, per l’intera durata dell’appuntamento, i visitatori potranno apprezzare anche 29 sculture. In questo modo sarà possibile attivare un dialogo tra questi lavori e i dipinti coevi.
Sei le sezioni espositive in cui si articola 100 anni. Scultura a Milano 1815-1915, il cui fulcro è rappresentato dalle opere che, in occasione delle esposizioni nazionali e internazionali, costruirono la fama della cosiddetta “Scuola di Milano”. Molti i lavori mai esposti prima al pubblico.
“Questa mostra, che recupera dai depositi novantadue sculture inedite – ha commentato l’Assessore Del Corno – dopo un lungo lavoro di accurato restauro conservativo che ne ha rinnovato lo splendore, si inserisce perfettamente nella mission della nostra attività espositiva, rappresentando una proposta di grande interesse artistico fortemente legata alla tutela delle collezioni di proprietà civica”.