La Belle Époque e la Parigi bohémienne di inizio Novecento rivivono nell'Italia di oggi grazie alle 170 opere della mostra che Verona ospita fino al prossimo 3 settembre. Protagonista il tormentato e geniale artista Henri de Toulouse-Lautrec.
Dall’Herakleidon Museum di Atene all’AMO-Palazzo Forti di Verona: sono le 170 opere di Henri de Toulouse-Lautrec che dal primo aprile faranno rivivere, nella città dell’Arena, le sognanti atmosfere della Parigi di fine Ottocento. La grande mostra Toulouse-Lautrec. La belle époque, allestita negli spazi del Museo della Fondazione Arena di Verona, fa luce sulla ricercata “poetica anticonformista e provocatoria” del celebre artista, prematuramente scomparso nel 1901 prima di compiere 36 anni.
Autore tra i più visionari e innovativi della fase di passaggio tra Ottocento e Novecento, Henri de Toulouse-Lautrec lega indissolubilmente il proprio nome e la propria fama alle litografie e ai manifesti pubblicitari. Un’ampia rassegna di questa produzione, insieme a disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali, costituisce il cuore della mostra di Verona, aperta fino al 3 settembre 2017.
Le visioni dell’artista, divenute emblema di un’epoca che ancora oggi non smette di affascinare, saranno inoltre al centro delle iniziative sviluppate per bambini e studenti. Visite guidate tematiche, concepite per visitatori di diverse età e anche per il pubblico adulto, permetteranno infatti di fare luce sullo stile, sulla produzione e anche sulla tormentata esistenza dell’artista.
Di origini nobiliari, Toulouse-Lautrec venne ostacolato dalla famiglia nella scelta di intraprendere la carriera artistica. Nel mondo convulso e ambiguo dei caffè-concerto della Parigi fin de siècle, tra concerti, cabaret, balli e sobborghi urbani, avrebbe poi individuato i soggetti e gli scenari destinati a renderlo immortale.