Il poema epico e dirompente in cui Nanni Balestrini ha descritto lo scenario dei tumultusi anni Sessanta, contrassegnati dalla "fine violenta di uno straordinario periodo vissuto con passione e angoscia", è al centro dello spettacolo Blackout in prima nazionale, dal 9 marzo, al Teatro Litta di Milano.
Sono Tiziano Bertrand, Eleonora Cicconi, Maria Caggianelli Villani, Filippo Geri, Luciano Maggioni, Gaia Magni, Leo Merati, Susanna Russo, Gabriele Scarpino, Claudia Veronesi, Alessandra Viganò e Nicole Zanin gli interpreti di Blackout, opera teatrale tratta dal poema omonimo di Nanni Balestrini.
La prima nazionale è in programma dal 9 al 19 marzo a Milano, al Teatro Litta – Manifatture Teatrali Milanesi di Milano per la regia di Antonio Syxty. La rappresentazione rientra in un più vasto progetto sperimentale, annunciato dal regista, dal titolo Teatro dal Mondo, articolato in una successione di “capitoli/performance/spettacoli” finalizzata alla stesura di un racconto senza confini di tempo e spazio. “Il mio intento – ha illustrato Syxty – è più didascalico e vanitoso ed è quello di eliminare concettualmente la transizione rappresentativa. Nel caso di questo progetto i primi 2 capitoli del mondo – scelti in modo del tutto personale e arbitrario come è giusto che sia – sono: gli anni ’70 (la poesia di Nanni Balestrini) e l’architettura (gli scritti di Alessandro Mendini) che vogliono raccontare il mondo utilizzando il mondo stesso.”