Collezionista d'arte e stilista di fama internazionale, per la sua nuova collezione Laura Biagiotti ha indirizzato il proprio sguardo su due maestri dell'arte italiana. Proponendo abiti all'insegna dei contrasti, in cui confluiscono cashmere e seta, velluto e pizzo, ecopelliccia e chiffon, colli a gorgiera e spalle nude.
È una donna capace di interpretare una pluralità di ruoli, quella evocata dai capi della collezione Fall-Winter 2017/18 di Laura Biagiotti, esplicitamente definita dalla stilista romana “un ossimoro”. A contestualizzarla, infatti, sono la perfezione di Antonio Canova e la destrutturazione di Alberto Burri, i due artisti ai quali la fashion designer, definita dal New York Times la “Regina del Cashmere”, ha destinato la sua attenzione nell’ideazione dei capi per la prossima stagione autunno-inverno.
“Mi interessa l’idea dell’abito dinamico, non appeso alla stampella nell’armadio o appoggiato sulla seggiola ai piedi del letto la sera, abbandonato come un oggetto senza vita, – ha dichiarato Laura Biagiotti. – L’abito è espressione comportamentale del nostro modo di essere per esprimerci al meglio o anche, al contrario, come il nostro modo di non-essere per nasconderci o proteggerci o camuffarci. Il dualismo del sé è sempre al femminile.”
Il risultato di questa ricerca sono trench di pizzo, collage di velluti, patchwork di paillette, macramè dorati, ricami tridimensionali, abiti spazialisti di seta che convivono con cappotti di panno stampato dal collo sciallato, stampe dai toni naturali e pietrosi che combinano le suggestioni della sculture canoviane con l’effetto craquelé dei cretti Burri. E non mancano gli accessori dalla forte identità, come gli occhiali dalle montature iper-geometriche e porzioni in specchio sulle aste.