Prosegue, con una respettiva sull'ampia e articolata produzione del designer Franco Mello, l'iniziativa 'PROGETTO XXI' promossa dalla Fondazione Donnaregina di Napoli. In occasione della mostra, il 4 aprile 2017 è previsto anche un workshop sui temi della conservazione e del restauro del design.
È la Fondazione Plart di Napoli la sede espositiva di Provocazioni e Corrispondenze. Franco Mello tra arti e design, la mostra che dal 9 marzo propone un viaggio alla scoperta delle opere radicali del designer originario di Genova, classe 1945.
Promossa dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e dalla Fondazione Plart, nell’ambito di PROGETTO XXI, la rassegna riunisce prodotti che testimoniano come, fin dagli esordi, Franco Mello abbia condotto una ricerca all’insegna del dialogo tra le arti.
Tra i progetti presentati si segnalano anche alcune icone del design contemporaneo, tra cui il provocatorio appendiabiti Cactus, progettato nel 1972 insieme a Guido Drocco per l’azienda Gufram.
Aperta fino al 3 giugno, l’esposizione intende documentare l’ampiezza e l’eterogeneità della produzione di Mello, affiancando ai prodotti più noti i suoi lavori nei campi della fotografia, della grafica, dell’editoria, cui si sommano le “incursioni” nella progettazione de gioielli e le installazioni multimateriche. Il progetto espositivo, progettato da Felix Policastro, si snoda dunque tra i celebri oggetti-scultura in poliuretano espanso, le sedute Suburbia, Mun e Mun Bis, due video inediti, un’ampia selezione di foto e una sezione interamente dedicata al settore editoriale, con libri d’artista, cataloghi, riviste d’arte e molte altre testimonianze cartacee.
In Provocazioni e Corrispondenze. Franco Mello tra arti e design saranno inoltre esposti i gioielli di Michelangelo Pistoletto, Emilio Isgrò, Mimmo Paladino, Marco Gastini, Matteo Bonafede e Aldo Spinelli, tutti esemplari appartenenti alla collezione Sfioro, ideata nel 2013 dallo stesso Mello con Mauro Bonafede e Susanna Besio Tosco.
[Immagine in apertura: Franco Mello, Emilio-Isgrò, Le-formiche italiane sono più veloci, pendente in argento, 2014, photo by Carlo Carossio]