Sono 10 le stanze del nuovo Walled Off Hotel, la provocatoria struttura alberghiera che porta la firma dello street art britannico Banksy, caratterizzata da una serie di finestre direttamente aperte sulla barriera di cemento che separa Israele dai Territori palestinesi.
L’albergo con la vista peggiore al mondo? Aprirà al pubblico il prossimo 20 marzo, a Betlemme. Alla regia del grande e singolare progetto c’è Banksy, l’artista britannico tanto noto per le sue provocatorie opere di street art, quanto abile a mantenere il segreto sulla sua identità. A far guadagnare la poco lusinghiera denominazione alla struttura Walled Off Hotel – questo il nome della sistemazione alberghiera – è l’affaccio di gran parte delle finestre, che concederanno una vista sulla barriera di cemento che dal 2002 separa Israele dai Territori palestinesi. Arredato in un prevalente stile coloniale, l’hotel dispone di dieci stanze e occupa uno stabile originariamente destinato a laboratorio di ceramica. All’interno è prevista la presenza di una galleria d’arte dedicata ad artisti palestinesi: la curatela del progetto è stata affidata allo storico dell’arte Ismal Duddera.
Oltre alla sua “audace ubicazione”, il Walled Off Hotel rappresenta un’installazione di per sé, grazie ai numerosi interventi di Banksy sulle pareti interne dello stabile. In una delle stanze, ad esempio, è presente la raffigurazione di una lotta con i cuscini che vede fronteggiarsi un soldato israeliano e un manifestante palestinese. Un ulteriore richiamo sulla complessa scena sociale e politica locale sarà garantito dalle testimonianze e documenti, come fotografie, reperti e video, sulla storia del muro allestite negli spazi comuni.
Ogni sera, inoltre, un pianoforte collocato al centro della hall entrerà in funzione in autonomia: controllato in remoto da un software, suonerà da solo, offrendo agli ospiti un concerto esclusivo, con una programmazione che intercetterà generi diversi.
Come ricorderanno gli appassionati del misterioso Banksy, il Walled Off Hotel non è il primo intervento dello street artist in questa complessa zona del mondo. Quasi dieci anni fa, infatti, avviò la realizzazione di varie opere murali divenute, negli anni, un autentico “must see” per i turisti internazionali.