Sono numerose le iniziative messe a punto dal Comune di Milano in vista del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, che ricorre nel 2019. Una di queste è dedicata a uno dei più celebri capolavori del Maestro rinascimentale.
È una mostra che si propone di rintracciare le origini di una vera e propria icona dell’arte italiana, quella ospitata dal Castello di Sforzesco di Milano dal primo aprile al 25 giugno. Gli occhi sono puntati sull’Ultima Cena più famosa al mondo, quella dipinta da Leonardo da Vinci proprio nel capoluogo lombardo, protagonista della rassegna Archeologia del Cenacolo, a cura di Pietro C. Marani e Giovanna Mori con la collaborazione di Omar Cucciniello.
Un’esperienza “archeologica” condotta sul capolavoro del maestro toscano attraverso lo studio delle copie realizzate all’indomani della sua conclusione e incrementate dal ricorso a tecniche di riproduzione seriale, come l’incisione e la fotografia. Una fortuna critica che affonda le radici già nei primi anni del Cinquecento, con le copie pittoriche, e continuata nei secoli successivi, a riprova della straordinaria portata dell’opera leonardesca.
Tra le opere in mostra, disegni e fotografie, dipinti e stampe, riviste e libri, provenienti, fra gli altri, dalla Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, dal Civico Archivio Fotografico, dall’Ente Raccolta Vinciana, dall’Archivio Storico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, dalla Pinacoteca di Brera e dalla Biblioteca Nazionale Braidense.