L’epopea creativa del rivoluzionario artista trentino prende forma nei suggestivi ambienti della Villa dei Capolavori, a Mamiano di Traversetolo. Evocando la storia di un talento ineguagliabile.
Innovatore, dinamico e brillante. Questi sono solo alcuni degli aggettivi più adatti a descrivere l’indole di Fortunato Depero, artefice di un’estetica rivoluzionaria, che mette in comunicazione le discipline dell’arte, dalla pittura alla scultura, dall’architettura al design fino al teatro.
È lui il protagonista di Depero il mago, la mostra ospite della Fondazione Magnani Rocca nella Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma, fino al 2 luglio prossimo. Oltre cento opere tra dipinti, le celebri tarsie in panno, i collage, abiti, mobili, disegni e progetti pubblicitari, celebrano il talento di Depero nel superare i limiti imposti dalle discipline e nel dare vita a una poetica in continuo mutamento.
Organizzata in 5 nuclei tematici, la rassegna offre una dettagliata panoramica sul percorso creativo compiuto da Depero, mettendone in luce i passaggi cardine. Dagli esordi futuristi sullo sfondo di una Rovereto di inizio Novecento all’apertura, sempre nella città trentina, della famosa Casa d’arte futurista specializzata nel settore della grafica pubblicitaria, dell’arredo e delle arti applicate e, in particolare, in quello degli arazzi, l’approccio interdisciplinare di Depero non tarda a manifestarsi.
Il soggiorno negli Stati Uniti consentirà all’artista di ampliare ancor più i suoi orizzonti, inaugurando la Depero’s Futurist House, una sorta di filiale americana della casa d’arte di Rovereto e reinventandosi scenografo. Un bagaglio di esperienze che Depero riporterà in Italia, imprimendo definitivamente il segno del proprio passaggio nella storia dell’arte novecentesca.
[Immagine in apertura: Fortunato Depero, La casa del mago, 1920, olio su tela]