Uno dei musei più celebri del Trentino-Alto Adige rinnova la sua collaborazione con la Sammlung Goetz di Monaco, da cui provengono le opere di quattro capisaldi della fotografia al femminile, ora in mostra nella sede bolzanina.
Occhi puntati sull’arte dello scatto fra le sale del Museion di Bolzano che, fino al 17 settembre, ospiterà la rassegna Il ritratto fotografico tra alienazione e partecipazione, un focus espositivo incentrato su quattro artiste di fama internazionale – Diane Arbus, Nan Goldin, Ulrike Ottinger e Cindy Sherman.
I temi del corpo, dell’alterità e della trasformazione sono i nuclei cardine attorno a cui prende forma una rassegna che, attraverso la fotografia, intende mettere in luce le tante sfumature del genere umano, letto dalle quattro artiste per mezzo di filtri differenti.
Se i soggetti di Diane Arbus e quelli di Nan Goldin sono accomunati dal senso di diversità che li caratterizza, a dividerli c’è l’approccio messo in campo dalle due fotografe: distaccato, quasi alienato, lo sguardo della Arbus; partecipato l’atteggiamento di Nan Goldin.
Le fotografie della tedesca Ulrike Ottinger, legate alla sua produzione filmica, ritraggono soprattutto un mondo di emarginati e di eccentrici, svelando codici sociali e culturali della società odierna. Cliché che nella poetica di Cindy Sherman diventano maschere e travestimenti “indossati” dall’artista nei famosi autoritratti.