La città lombarda ospita una mostra di grande richiamo, intitolata a una delle figure più emblematiche dell’arte dell'obiettivo in Italia. Ripercorrendo la storia di un’esistenza trascorsa dietro la macchina fotografica.
A Brescia marzo è cominciato sotto i migliori auspici della fotografia. Sino al 12 marzo, infatti, l’attenzione è puntata sul Brescia Photo Festival, la kermesse che riunisce una serie di eventi all’insegna dell’arte dello scatto. Fra questi spicca Uliano Lucas. Retrospettiva, la mostra allestita presso Ma.Co.f (Centro Italiano di Fotografia) fino al prossimo 7 maggio.
Curata da Tatiana Agliani e Renato Corsini, l’esposizione offre al pubblico una panoramica su ben 150 immagini, realizzate da uno dei capisaldi del fotogiornalismo italiano. Dagli scatti emergono il debito di Lucas verso il milieu intellettuale milanese della fine degli anni Cinquanta e l’influenza esercitata da esso sulla scelta di dedicarsi alla fotografia giornalistica.
Dagli anni del boom economico ai ritratti delle carceri, degli ospedali psichiatrici e dell’altra faccia del benessere fino alle contestazioni del ’68, vissute in presa diretta, e ai reportage dell’Etiopia, dalla Cina e da Sarajevo, la rassegna celebra l’incredibile talento di Lucas nel descrivere il proprio tempo attraverso il potente linguaggio della fotografia.
[Immagine in apertura: Uliano Lucas, Immigrato sardo davanti al grattacielo Pirelli, Milano, 1968, dettaglio]