Una stimolante riflessione sul mondo naturale pervade gli ambienti della sede meneghina della Fondazione, grazie all’installazione dell’artista americano Michael Wang.
È un habitat davvero affascinante, quello messo in scena da uno dei tre vincitori ex-aequo di Curate Award – il concorso internazionale promosso dalla Fondazione Prada e da Qatar Museums – nella galleria Nord dell’istituzione milanese. Fino al 9 aprile, Extinct in the Wild riunisce in un contesto artificiale alcune specie di flora e di fauna non più esistenti in natura, ma solo in cattività.
I concetti di estinzione – oggi così attuale – e sopravvivenza accompagnano l’indagine di Michael Wang, resa ancora più strutturata dalla collocazione dei suoi esiti in uno spazio culturale. Il delicato rapporto fra uomo e natura è al centro dello studio di specie “estinte in natura”, che diventano anche oggetto di un evento dal forte impatto estetico.
Wang ha progettato tre strutture in vetro e alluminio dotate di luci artificiali per esporre una serie di specie che non esistono in natura, ma che sopravvivono soltanto se cresciute in cattività – come il Ginkgo Biloba e l’Ambystoma mexicanum, una salamandra acquatica scoperta a Città del Messico. Completano la rassegna venti fotografie realizzate da Wang, che ritraggono varie specie di flora e fauna e gli habitat in cui esse vivevano prima della loro estinzione in natura.