Uno dei più celebri musei svizzeri fa da cornice a una rassegna espositiva di grande interesse: un focus sugli anni berlinesi di un giovane pittore, destinato a diventare uno dei massimi protagonisti dell’Espressionismo Tedesco.
Si snoda idealmente tra Berlino e l’idilliaca isola di Fehmarn, nel Mar Baltico, la mostra allestita, fino al 7 maggio, tra le sale della Kunsthaus di Zurigo. Kirchner. The Berlin Years punta i riflettori su un breve ma determinante periodo temporale vissuto da Ernst Ludwig Kirchner nella città tedesca fra il 1911 e il 1917, intervallato dai soggiorni compiuti dall’artista sull’isola nordica.
Circa 160 dipinti, disegni, stampe e schizzi, oltre a una serie di oggetti, sculture e fotografie, prendono in esame un momento chiave nell’evoluzione creativa di uno dei fondatori, nel 1905, del gruppo artistico Die Brücke, intenzionato a prendere le distanze dai canoni pittorici tradizionali e dalle convenzioni che dominavano la società dell’epoca.
Apparentemente in contrasto, le rutilanti atmosfere della Berlino di inizio Novecento e i quieti paesaggi insulari contribuirono alla delineazione dello stile kirchneriano, frutto di suggestioni bohémien e di uno sguardo rivolto anche alla natura, di linee scure e angoli appuntiti ma anche di toni più smorzati.
Uno stile destinato a mutare di nuovo, complici le vicissitudine storiche e personali vissute dall’artista. La guerra e il peggioramento delle sue condizioni di salute incisero in maniera profonda sulla sua pittura, lasciando tracce dei conflitti che travolsero l’esistenza di Kirchner. Tuttavia, in seguito al trasferimento in Svizzera per intraprendere un regime di cure, l’artista tornò ad approfondire i temi legati al paesaggio, dimostrando ancora una volta la grandezza e la forza della sua arte.
[Immagine in apertura: Ernst Ludwig Kirchner, Street at Schöneberg City Park, 1912/13, Milwaukee Art Museum, Gift of Mrs Harry Lynde Bradley]