Con una mostra-evento e una serie di approfondimenti del programma “Altri percorsi”, l'Orto Botanico di Padova invita i visitatori a riflettere sul tema della salvaguardia della biodiversità. In un'ottica globale.
Ideale completamento della mostra Estinzioni. Storie di catastrofi e altre opportunità, in corso al MUSE di Trento fino al 26 giugno, un’esposizione ospitata all’Orto Botanico di Padova riunisce un’installazione artistica e un percorso di ricerca sulla Natura. Inaugurata in concomitanza con l’arrivo della primavera e aperta per un intero trimestre, Estinzioni. Storie di animali minacciati dall’uomo raccoglie infatti le sculture dell’artista Stefano Bombardieri – autore del ciclo The Faunal Countdown – e una selezione di animali tassidermizzati provenienti dal Museo di Zoologia e di Veterinaria dell’Università di Padova, dalle collezioni di specie protette del Museo Cappeller e del Museo di Storia Naturale di Bassano del Grappa.
Autentica “mostra-evento”, l’esposizione punta ad accendere i riflettori sul tema dell’estinzione con un racconto nel quale si affiancano 34 animali. Provenienti da ambienti eterogenei e tutti a rischio di estinzione, vengono presentati a grandezza naturale: da Dodo, estinto fin dal 1600 e scelto per aprire il percorso, fino a un elefante, una tigre, un gorilla, un ippopotamo, un rinoceronte. Ciascun esemplare, nella propria unicità, invita a riflettere sul tema della salvaguardia della biodiversità, una questione di grande attualità.
Estinzioni. Storie di animali minacciati dall’uomo costituisce la conclusione di un progetto di ricerca nazionale, coordinato da Telmo Pievani – evoluzionista e divulgatore – e promosso dall’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il MUSE- Museo delle Scienze di Trento e FEM2 di Milano Bicocca, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
[Immagine in apertura: Stefano Bombardieri, Rinoceronte, 2009]