Tutto il mondo della fotografia. A Torino

1 Marzo 2017


Attraverso una selezione di scatti provenienti dalla Collezione di Isabel e Agustin Coppel, la mostra Life World a cura di Tanya Barson, in corso fino al 30 aprile presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, intende muovere i primi passi verso una “filosofia della fotografia”.
Innegabile, infatti, che ormai l’immagine fotografica sia uno strumento di conoscenza e coscienza primario, nella società contemporanea: la sua circolazione ci permette di cogliere la “mondità del mondo”, per dirla con le parole di Heidegger, ovvero ci mette in contatto con tutti i fenomeni dell’esperienza quotidiana anche quando alcuni di questi eventi si svolgono in luoghi – geografici e culturali – a noi inaccessibili fisicamente.

Che immagine dà del mondo, la fotografia contemporanea? In che modo riesce a coniugare il valore di testimonianza di una realtà concreta e la smaterializzazione dell’immagine stessa, complice l’avvento della fotografia digitale?
La mostra risponde indagando tre diversi “mondi”, sempre riprendendo una classificazione cara alla filosofia fenomenologica: il mondo sociale, l’ambiente o mondo-intorno e quello interiore. Organizzata in questi tre principali gruppi di immagini – firmati da autori che spaziano da Diane Arbus a Vito Acconti, da Henri Cartie-Bresson a Edward Weston – la mostra prende in esame il ruolo che la fotografia ha svolto nel comunicare che cosa significa esistere, come noi esistiamo insieme agli altri, e come sviluppiamo un’esistenza indipendente e il senso di una nostra identità; in ciascuna categoria, la fotografia è un mezzo per riflettere sulla sfida di essere nel mondo.