Riflettori puntata sulla vasta produzione di Cleto Munari, artefice dai primi anni Settanta ad oggi di collezioni di oggetti in argento, vetro, gioielli, orologi, mobili e tappetti che hanno conquistato un posto anche al Metropolitan Museum of Art. Palazzo Chiericati accoglie cento sue creazioni fino al 10 giugno 2017.
Oggetto di un recente rinnovamento, Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca civica di Vicenza e di una collezione pittorica e scultore estesa dal Gotico al Novecento, fino al 10 giugno 2017 accoglie la mostra Mondocleto. Il design di Cleto Munari.
La rassegna si concentra sulla vasta produzione del designer, originario di Gorizia e vicentino d’adozione, ripercorrendo le tappe più significative, le collaborazioni e le amicizie con alcuni dei grandi nomi della progettazione nazionale, come Carlo Scarpa ed Ettore Sottsass. Ricorrendo a un allestimento scenografico, concepito dall’architetto Diego Peruzzo con la consulenza di Gianluca Peluffo, il percorso espositivo si snoda attraverso 100 opere di Cleto Munari.
Un viaggio con tappe nel design del gioiello, nell’arredamento, nella moda, nella moda, che documenta l’intenso lavoro di ricerca all’insegna della sperimentazione di forme e materiali intrapreso in tanti anni di carriera.
Oltre ad aver firmato prodotti per importanti aziende internazionali, Munari è presente nelle collezioni permanenti di molti importanti musei in tutto il mondo, tra cui il Metropolitan Museum of Art. È il caso della collezione Orologi Cleto Munari, del 1987, che comprende esemplari in oro e diamanti e firmati da 4 architetti di quattro estrazioni culturali diverse: Ettore Sottsass per l’Italia, Hans Hollein per l’Europa, Michael Graves per gli Stati Uniti e Arata Isozaki per il Giappone.
Infine, oltre all’esposizione principale di Vicenza, anche Villa Pisani Bonetti Bedeschi – opera di Andrea Palladio a Bagnolo di Lonigo – ospiterà una seconda selezione di opere di Cleto Munari.