Si estende su una superficie di circa mille metri quadrati 'Odyssey', il progetto concepito dall'artista Ai Weiwei per Palermo. Resterà aperto fino a 20 giugno prossimo, presso ZAC / Zisa Arti Contemporanee.
Riconduce il fenomeno migratorio fino alle sue origini: Odyssey è il nuovo intervento che l’artista di fama internazionale Ai Weiwei ha concepito nell’ambito della sua ricerca sui rifugiati e sui campi profughi nel mondo.
A ospitarlo sono gli spazi di ZAC / Zisa Arti Contemporanee, occupati in larga parte dai risultati della scrupolosa indagine condotta dall’autore ripercorrendo la storia dell’umanità, a partire dai primi spostamenti di massa degli esseri umani di cui si ha testimonianza nel Vecchio Testamento. Ai Weiwei ne analizza la cornice storica, politica e sociale, per individuare una posizione all’attuale “crisi dei rifugiati”, alla quale sta dedicando le sue energie in questi ultimi anni.
Un tema, come noto, profondamente connesso con la vicenda umana dell’artista: “Ho pensato alla mia esperienza come rifugiato. – Ha dichiarato Ai Weiwei – Quando sono nato, mio padre, Ai Qing, è stato denunciato come nemico del partito e del popolo. Siamo stati mandati in un campo di lavoro in una regione remota lontano da casa […] È un’esperienza terribile essere considerato straniero nel tuo paese, nemico della tua gente e delle cose che più mio padre amava.”
Ambasciatore della Coscienza di Amnesty International dal 2015, per Palermo ha messo a punto un’istallazione nella quale vengono afficanti i materiali raccolti in prima persona, durante le visite nei campi profughi, con i risultati di una ricerca iconografica condotta anche attraverso i social media. Questo corpus viene restituito attraverso sei diversi motivi decorativi, desunti dagli stilemi delle antiche civiltà.
Il progetto Odyssey è stato promosso da Amnesty International Italia, in occasione della sua XXXII Assemblea generale, e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo. L’appuntamento si è svolto dal 23 al 25 aprile 2017 in Sicilia poiché l’isola rappresenta l'”approdo mediterraneo, sede d’incontro e di scambio tra popolazioni, lingue e culture millenarie diverse“.
Nel corso dell’allestimento dell’opera, i Cantieri Culturali alla Zisa hanno ospitato anche Diritti in Cantiere, una serie di iniziative culturali ed educative – incontri, dibattiti, formazioni, concerti, proiezioni di film sui temi dell’accoglienza e della migrazione – alla presenza di centinaia di soci delegati di Amnesty International Italia.
[Immagine in apertura: Ai Weiwei, Odyssey, 2017, exhibition view, ZAC, Palermo © Ai Weiwei. Photo by Benito Frazzetta]