Attraverso cinque eventi speciali, una mostra, nove sere di spettacolo, altrettanti creativi del nostro tempo e mille ragazzi coinvolti, la Compagnia Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena si è messa alla ricerca dei "Futuri Maestri".
Reso possibile grazie al contributo di una rete formata da istituzioni pubbliche e soggetti privati attivi nel settore culturale – tra cui Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – il progetto multidisciplinare Futuri Maestri presenta al pubblico, dal 2 maggio, uno degli esiti più attesi.
Prende infatti il via la mostra Presente e Futuro: parole, immagini, visioni d’artista su Amore, Guerra, Lavoro, Crisi, Migrazione, nella quale le cinque parole chiave alla base dell’iniziativa divengono la materia per altrettante lavori artistici.
La rassegna espositiva rientra nel programma messo a punto dalla Compagnia Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena (in provincia di Bologna) per “individuare, anche attraverso un percorso artistico senza precedenti che spazia dal teatro alla fotografia, dall’arte figurativa alla didattica, i futuri maestri”; il calendario dell’articolata iniziativa comprende anche 5 eventi speciali e 9 serate di spettacolo.
Il team curatoriale ha scelto di chiamare a raccolta esponenti di varie forme d’arte, invitando ciascun autore a relazionarsi proprio con uno dei cinque vocaboli che danno il titolo – e il tono – all’iniziativa, interpretandolo mediante i propri codici comunicativi. L’esposizione – aperta fino a domenica 11 giugno 2017 all’Arena del Sole di Bologna – riunisce insieme poeti, fotografi, graphic journalist, scultori, pittori, illustratori, scrittori, sia italiani sia stranieri.
Tra loro Massimo Sciacca, vincitore del WorldPress Photo Award (e autore dello scatto in apertura), che si è espresso sulla parola “amore”; la graphic journalist italo-tunisina Takoua Ben Mohamed, che si è misurata con “migrazione”, e lo scultore e pittore Uyiagha Uyosa Aghahowa, presente con un’interpretazione del concetto di guerra. Ogni opera è affiancata da una lettera dell’autore, nella quale sono riportate le motivazioni alla base di questa specifica esperienza artistica. Conclude il percorso espositivo Cinque Parole Cinque Visioni, opera frutto dei laboratori del progetto Futuri Maestri condotto dal Dipartimento educativo del MAMbo con i bambini e le bambine della Scuola Primaria De Amicis di Bologna.