Polsini in metallo che si avvolgono attorno al braccio di chi li indossa; porzioni di armatura da applicare al gomito; pendenti in oro e argento che ricordano gadget erotici: sono alcuni dei particolari gioielli concepiti da 15 famosi artisti contemporanei per il Portable Art Project. In mostra in questi giorni a New York.
A metà strada tra la scultura e le arti applicate, il Portable Art Project consiste di una serie di oggetti indossabili: gioielli e accessori, sì, ma particolarissimi perché firmati da 15 artisti di grido. In mostra da pochi giorni a New York, presso la sede nella Grande Mela di Hauser & Wirth, questi piccoli saggi di arte contemporanea spaziano dai metalli preziosi – i classici oro e argento – al ricorso a materiali più “urbani”, come alluminio e acciaio. Varia anche la loro tiratura, ma sempre in un numero molto controllato: ogni opera può essere tutt’al più in edizione limitata, se non si tratta proprio di un esemplare unico.
L’iniziativa, condotta da Celia Forner a stretto contatto con gli artisti coinvolti, ha avuto inizio nel 2008 con Louise Bourgeois, che ideò per il nascente Portable Art Project dei “polsini” in metalli preziosi, i cui fili si arrotolano gli uni sugli altri ad “abbracciare” chi li indossa. A questo primo contributo, negli anni si sono aggiunte le ideazioni di autori del calibro di John Baldessari, Paul McCarthy e Pipilotti Rist.
I risultati di questo work in progress, che approfondisce la volontà tutta novecentesca di abolire i confini tra arte e vita quotidiana, opera e oggetto, si potranno ammirare – sognando di indossarli, magari! – fino al prossimo 17 giugno.