Avori, ceramiche, vetri, tessuti e le preziose opere di piccolo formato tornano a splendere nel nuovo allestimento del Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco, nel cuore stesso di Milano.
Cambia aspetto il Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco, a Milano, tornato a splendere dopo un triennio di studi e ricerche e un anno di lavori, per mettere a punto il nuovo allestimento.
La straordinaria collezione permanente – un unicum su scala nazionale grazie a più di 1.300 manufatti di “design ante litteram” – risulta potenziata nella propria leggibilità, grazie a un percorso rinnovato che valorizza i singoli manufatti e favorisce la comprensione della distinte, e spesso complesse, modalità di impiego.
Attraverso una narrazione che combina storia sociale e del costume, il nuovo allestimento continua a impiegare le “storiche” vetrine esistenti – a progettarle fu il celebre studio di architettura BBPR, nel 1963 – e potenzia la visibilità mediante un impianto lluminotecnico con luci a LED.
Ricorrendo a un criterio tipologico, il Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco consente ora di avvicinarsi, sala dopo sala, a singole categorie di oggetti. Esposte opere che dai giorni nostri arrivano fino all’Alto Medioevo, in un’affascinante e coerente narrazione della creatività applicata alla vita quotidiana: dalle Ceramiche d’uso, emerse dagli scavi della città di Milano nell’Ottocento, alle Maioliche e porcellane, tra le quali emerge la collezione Sambonet, acquisita dalla Regione Lombardia e depositata al Castello dal 2003; da Il gabinetto del collezionista, con opere d’arte rare e preziose, in larga parte di ridotte dimensioni, fino alla Sala Castellana, nella quale l’orizzonte si sposta verso la contemporaneità e sono riunite anche 50 opere in vetro, raccolte dal collezionista Sandro Pezzoli.