Jannis Kounellis, Tano Festa, Enzo Cucchi, Omar Galliani, Alberto Burri, Lucio Fontana, Franco Angeli, Mario Ceroli, Vincenzo Agnetti, Paolo Scheggi sono i protagonisti della collettiva in corso, fino al 9 luglio, a Villa Bardini. Un'indagine, tra pittura e scultura, sul non-colore per eccellenza.
Con un titolo che attinge all’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, la mostra Nero su Nero. Da Fontana e Kounellis a Galliani è il nuovo appuntamento che Firenze dedica all’arte contemporanea. Fino al 9 luglio 2017, il terzo livello della scenografica Villa Bardini è occupato da 31 capolavori, tra pittura e scultura a parete. Ad accomunare questo corpus di opere, eseguite da esponenti di alcune delle più rappresentative correnti artistiche dell’arte contemporanea italiana, è il ricorso al colore nero.
Curata da Vera Agosti, Nero su Nero permette di compiere un viaggio tra esperienze artistiche di grande rilievo. Il percorso espositivo si snoda tra lo Spazialismo, l’Informale, il Concettualismo, la Pop Art, la Transavanguardia, il gruppo degli Anacronisti e il Magico Primario, con specifiche digressioni che intercettano i territori della moda, dell’antropologia e dello studio dei colori, fino alle manifestazioni più recenti.
Tra le opere in mostre si segnalano 5 tagli neri di Lucio Fontana, un Catrame di Alberto Burri, una grande scultura di Mario Ceroli, un lavoro di Jannis Kounellis, Maestro dell’Arte Povera recentemente scomparso, quattro tele di Tano Festa e Franco Angeli, il dipinto La Monaca di Enzo Cucchi. Tra le personalità presenti anche figure uniche come Gino De Domincis, Omar Galliani, un “campione del disegno contemporaneo”, e il pittore Nicola Samorì, tra i protagonisti nell’ultimo Padiglione Italia della Biennale di Venezia. In Nero su Nero convergono anche opere concesse dalla galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea di Lucca e da L’ARIETE artecontemporanea Bologna.
La chiusura della collettiva è affidata al dialogo tra arte e moda, nel segno del nero. Sono infatti esposti insieme, alcuni abiti neri dello stilista Roberto Capucci (in apertura, la Vedova Allegra del 1981), affiancati da opere di Alberto Burri, Enzo Cucchi e Omar Galliani.
In occasione dell’evento, infine, nel Museo Capucci – che ha sede proprio a Villa Bardini – saranno esposti solo modelli di colore nero.