Il Centre Pompidou di Parigi, che quest'anno celebra il traguardo dei 40 anni di apertura al pubblico, accoglie fino al 3 agosto 2017 una retrospettiva sul visionario artista e designer originario del Galles.
Affascinato dalle forme organiche e biomorfe generate da Madre Natura, a tal punto da ispirarsi ad esse per la progettazione dei suoi oggetti, l’artista e designer Ross Lovegrove è al centro di una retrospettiva al via il 12 aprile al Centre Pompidou di Parigi.
La mostra è parte del nuovo progetto Mutations-Créations, un “osservatorio” promosso dall’istituzione francese che esplora il territorio condiviso tra arte, scienza e innovazione, con uno specifico interesse per le confluenze tra creazione e tecnologia digitale. L’edizione d’esordio si articola, oltre all’esposizione dedicata al designer gallese, in un ulteriore appuntamento che esamina le modalità con cui le tecnologie digitali hanno rivoluzionato i campi della progettazione e della produzione, trasformando la pratica di architetti, designer e artisti.
Indirizzatosi verso il design industriale per la sua capacità di “unire arte, scienza, tecnologia e di esprimere la mia meraviglia della Natura“, Ross Lovergrove e il suo universo a partire dalle convergenze con discipline come la biologia, l’antropologia, la fisica, l’ecologia.
Difensore di una visione umanistica del design, il progettista lega il proprio nome a numerose collaborazioni con le principali aziende del settore. Pluripremiato, con le sue opere è presente anche nelle collezioni permanenti del MoMA di New York e del Design Museum di Londra.
[Immagine in apertura: Ross Lovegrove nel 2013 per la presentazione alla Triennale di Milano della concept car Twin’z, prodotta da Renault. Fonte Artribune]