Venezia, crocevia dei traffici tra l'Oriente e l'Occidente, tra arte e artigianato: la Galleria Giorgio Franchetti, alla Ca’ d’Oro, accende i riflettori sull'incanto dei tappeti orientali del Quattrocento e Cinquecento con una mostra che indaga il fenomeno del collezionismo e le connessioni tra arte tessile e pittura rinascimentale italiana.
Aperta fino al 23 luglio 2017, Serenissime trame. Tappeti della collezione Zaleski e dipinti del Rinascimento conduce negli spazi della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro una selezione di esemplari provenienti da una straordinaria raccolta, tra le più complete a livello internazionale.
Curata da Claudia Cremonini, Moshe Tabibnia, Giovanni Valagussa, l’esposizione veneziana affianca ventisei tappeti antichi, capolavori assoluti provenienti dal vicino Oriente e parte integrante dell’eccezionale collezione Zaleski, formata da ben 1.325 lavori tessili.
Snodandosi tra le sale del palazzo tardo gotico veneziano, l’esposizione rivela manufatti eccezionali, realizzati tra il Quattrocento e il Cinquecento con straordinari tessuti provenienti dall’Anatolia, dalla Persia, dall’Egitto, dal Caucaso, dall’India e dalla Siria.
Ad affiancare i tappeti, sei capolavori di pittura rinascimentale – tra cui opere di Vittore Carpaccio, Vincenzo Foppa e Dosso Dossi – dalle quali emergono le “trame” presentate in mostra.
Oltre al catalogo, edito da Marsilio Editore in italiano e in inglese con ampio apparato iconografico e saggi, Serenissime trame. Tappeti della collezione Zaleski e dipinti del Rinascimento propone un inedito pitto-racconto video. Della durata di circa 10 minuti, ha come protagonista proprio un tappeto, che delinea la propria genesi in prima persona. Ideato e diretto da Wladimir Zaleski, questo lavoro si avvale delle musiche e delle architetture sonore di Pierangelo Taboni; la voce narrante è di Luciano Bertoli.