Il vetro secondo Ettore Sottsass, a Venezia

8 Aprile 2017


È stato un vero e proprio sperimentatore, incurante degli schemi o di regole precostituite. A 100 anni dalla sua nascita, Le Stanze del Vetro, sull’Isola di San Giorgio, a Venezia, gli dedica Ettore Sottsass: il vetro, un ricco approfondimento intitolato al legame tra il designer e architetto originario di Innsbruck e la materia veneziana per eccellenza.

Curata da Luca Massimo Barbero, la rassegna, allestita dal 10 aprile al 30 luglio, riunisce ben 220 pezzi, perlopiù custoditi dalla collezione di Ernest Mourmans e molti dei quali mai esposti al pubblico. Un viaggio lungo settant’anni attraverso una produzione lontana dai dettami convenzionali della tradizione vetraria muranese e giocata su forme, colori e volumi distanti dalla pratica comune.

Dalle serie Memphis degli anni Ottanta, già foriere di linee e colori innovativi, agli Esercizi, che mescolano il vetro al marmo dei basamenti, dall’ironia delle Kochina – ispirate alle omonime bambole degli indiani Pueblo e realizzate anche attraverso l’uso di materiali plastici – alle sculture inedite per la Millenium House di Doha, la mostra restituisce tutta l’originalità creativa di Ettore Sottsass.