Inaugura oggi, mercoledì 12 aprile, la rassegna capitolina dedicata alla produzione creativa dell’artista padovano, attraversata da un approccio umanista.
Fino al 4 giugno il Macro Testaccio di Roma fa da cornice a S.I.L.O.S, la mostra personale di Pietro Fortuna, a cura di Pietro Gaglianò e realizzata in collaborazione con la galleria Montoro12 Contemporary Art di Roma. Una panoramica sui temi e le modalità che caratterizzano l’opera dell’artista nato a Padova nel 1950.
La rassegna, lontana da intenti cronologici, mette in luce la poetica di Fortuna, incentrata da sempre sull’ideazione e sul processo anziché sull’esito. Il ciclo di opere esposte, realizzato per l’occasione, punta lo sguardo sul senso del fare come nucleo pratico e teorico e come diritto, per l’arte, di essere autonoma e, volendo, improduttiva.
“L’arte è profezia e non previsione”, dichiara l’artista oggi di stanza fra Roma e Bruxelles, non privilegiando alcun finalismo tipicamente contemporaneo, ma puntando l’attenzione su forme in costante divenire e avvinando la dimensione del fare creativo a quella del tempo.