Si intreccia con la storia dell'uomo, senza mai abbandonarla, la pratica dell'alchimia. Una mostra in corso a Berlino si focalizza sulle sue connessioni con la storia dell'arte, con uno sguardo che arriva fino ai giorni nostri.
Sono più di 200 le opere esposte nella grande mostra Alchemy. The Great Art, aperta al Kulturforum di Berlino fino al 23 luglio 2017. Delineando oltre 3mila anni di storia della cultura, l’esposizione indaga la relazione tra arte e alchimia, integrando prestiti concessi da rinomate istituzioni internazionali con lavori provenienti dalle collezioni dello Staatliche Museen zu Berlin e dello Staatsbibliothek zu Berlin.
Il termine “alchimia” – di origine greca, si è progressivamente diffuso in tutto il mondo occidentale a partire dal XII secolo, attraverso la traduzione di testi arabi – evoca un concetto che si è rivelato capace di permeare tutte le epoche e le culture. Una storia dunque di portata universale, che si riflette tanto nelle creazioni artigianali quanto in quelle artistiche, abbracciando in maniera trasversale anche la letteratura, la filosofia, la scienza, la cinematografia e altre discipline ancora.
Questa indagine alla scoperta del “cammino” che rende una materia esistente in natura altro da sé continua ancora oggi a influenzare gli artisti; è il caso, in particolare, degli autori che concepiscono il processo di trasformazione dei materiali come parte integrante del loro lavoro.
Riunendo insieme artisti, ricerche e metodi lontani nel tempo e nello stile, Alchemy. The Great Art getta uno sguardo anche sul contemporaneo. A conferma, tra le altre opere, anche la video installazione The Gold Projections: Somnium, opera del 2017 dell’artista californiano Joe Ramirez.