Un’affascinante mostra ospite di Udine punta lo sguardo sugli strumenti usati dalla propaganda per sostenere il conflitto. Fra riviste, pubblicazioni ufficiali, cartoline, senza dimenticare un focus dedicato alla illustrazione contemporanea.
È stato uno dei conflitti più sconvolgenti del Novecento, segnando l’esistenza di intere generazioni. Stiamo parlando della Prima Guerra Mondiale, un evento bellico combattuto non solo in trincea ma anche a suon di parole e immagini, al fine di promuovere lo scontro e, al contempo, tenere alta la motivazione dei giovani soldati al fronte.
Per la prima volta, al Castello di Udine, la mostra L’offensiva di carta. La Grande Guerra illustrata, dalla collezione Luxardo al fumetto contemporaneo rende conto di questo aspetto in maniera organica, attingendo dalla preziosa Collezione Luxardo, dal nome del medico di San Daniele del Friuli che, subito dopo la guerra, raccolse oltre 5600 fascicoli di riviste e monografie d’epoca.
Il contenuto della Collezione spazia dalle pubblicazioni ufficiali, a opera dei vari governi, alle comunicazioni di trincea, che prediligevano il ciclostile. Su fronte italiano agiva il potente “Servizio Propaganda” (detto “Servizio P”), voluto dallo Stato Maggiore dopo la sconfitta di Caporetto per garantire alle truppe assistenza e svago. Ecco allora le riviste, su cui intervennero giornalisti, artisti e illustratori del calibro di Antonio Rubino, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico. In mostra anche le interpretazioni contemporanee della Grande Guerra da parte di illustratori come Gipi, Manuele Fior e Joe Sacco.
[Immagine in apertura: Hugo Pratt, Corto Maltese e il Barone rosso, 1977, rodovetro originale]