Artista fra i più controversi di sempre, Maurizio Cattelan è al centro del docufilm che ne ripercorre la carriera e la storia. In arrivo nella sale cinematografiche italiane il 30 e 31 maggio.
Presentato in anteprima al Tribeca Film Festival, Maurizio Cattelan: Be Right Back sta per raggiungere i grandi schermi italiani, sull’onda di un’incredibile attesa. Per due giorni anche il pubblico del Belpaese avrà l’opportunità di ascoltare la storia dell’irriverente artista padovano, nella cornice del programma di proiezioni all’insegna della Grande Arte al Cinema, in collaborazione con Nexo Digital.
Il titolo della pellicola diretta da Maura Axelrod si ispira a Torno subito, la celebre installazione, ideata da Cattelan all’inizio della propria carriera, apponendo un cartello con l’emblematica frase sulla porta della galleria che avrebbe dovuto ospitare la sua mostra. Un approccio ironico e dissacrante, divenuto un marchio di riconoscimento per l’artista consacrato alla fama internazionale dalla retrospettiva allestita al Guggenheim Museum di New York nel 2011.
Dando voce a curatori, collezionisti, esperti di arte contemporanea e addirittura ex fidanzate, il lungometraggio riavvolge il filo della carriera di Maurizio Cattelan, dagli anni Ottanta ai giorni nostri, attraverso un racconto corale da cui emergono le opere più iconiche e provocatorie, come La nona ora, che ritrae Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite, e Him, un Hitler inginocchiato, colto nel gesto di pregare.
Fra le voci narranti del film compare anche Massimiliano Gioni, direttore associato del New Museum of Contemporary Art di New York, legato a Cattelan da una lunga amicizia nata sul finire degli anni Novanta, in occasione di un’intervista.
L’artista rispose alle domande usando una serie di frasi altrui recuperate online, innescando un divertente gioco delle parti che non smette di accompagnare il rapporto fra i due.